Funeral Mantra «Afterglow» (2015)

Funeral Mantra «Afterglow» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
14.02.2016

 

Visualizzazioni:
2226

 

Band:
Funeral Mantra
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Titolo:
Afterglow

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Simone "Dude" :: Vocals, Acoustic Guitars;
- Richard :: Guitars;
- Roberto "Randy" :: Guitars
- Vikk :: Bass;
- Karonte :: Drums;

 

Genere:
Heavy / Stoner / Doom

 

Durata:
50' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.11.2015

 

Etichetta:
Sliptrick Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Lascia una buona e piacevole sensazione questo lavoro d’esordio dei romani Funeral Mantra dal titolo “Afterglow”, un dieci tracce strutturato su base heavy, doom, stoner che racchiude al suo interno un cocktail di influenze che vanno dai Black Sabbath, Orange Goblin sino a Hawkwind e Black Label Society. Il sound è compatto e ben definito, le ritmiche sono perfettamente simmetriche tra loro e lasciano, nel corso dell’ascolto, quella sensazione di pienezza e soddisfazione per quello che si ascolta, insomma un insieme di elementi che rendono l’ascoltatore più che soddisfatto. Il sound per molti aspetti, al di là della sua struttura doom stoner di base, è molto similare a quello dei BLS dell’eroico Zakk Wylde tanto per intenderci, distorti cupi, variazioni strutturali per ogni singolo brano praticamente costanti, con la maggiorazione di contesti psichedelici e diversi lead solo dal sapore rock anni ’70. Dopo un intro “Soulstice” è la volta del primo effettivo brano “Dimensions Onward” con un’apertura quasi monumentale forgiata da un riff supportato dal dinamismo della drum all’interno del quale un potente e solido tono vocale rende maggiormente intenso il brano; l’andatura, seppur apparentemente stabile, in realtà offre delle interessanti variazioni. Il successivo “Gravestone Reveries” è compatto sin da subito: un riff potente e l’andatura un po’ hard rock successivamente dirotta l’ascolto in un contesto sonoro più psichedelico estremamente avvincente; è poi la volta di “Brainlost” dove una ritmica di batteria fa da apripista al brano che offre questa volta più una struttura musicale intensa, molto alla BLS. L’ascolto prosegue con la successiva “In These Eyes”, pregna di ritmica e di alternanze strutturali incredibili; le chitarre sono potenti come sempre ma rilevano un particole dinamismo al punto da offrire al brano un apporto accattivante. “Funeral Mantra”, con una sorta di invocazione d’apertura, si fa deliziare con un intro di basso composto che lascia al successivo riff delle chitarre la proposizione di un segmento psichedelico un po’ alla Black Sabbath. A seguire lo spumeggiante “Parsec”, brano più dinamico del platter su base hard rock doom accelerata; di seguito muta andatura e assume quei connotati doom a cui la band ci ha abituato nei brani precedenti. “Counterfeit Soul” , muscoloso e ricco di energia sotto ogni profilo, ritmico, vocale e solista; “Drifting” di matrice prettamente heavy hard rock, rilascia sempre quei profili stoner che arricchiscono significativamente l’intero brano. Conclude “Afetrglow” altro contesto ritmico più moderato dei precedenti ma nuovamente intenso e piacevole nell’ascolto. Il disco è un buon lavoro sotto tutti i profili; anche se la band richiama molto nella genesi strutturale dei brani i gruppi di cui sopra, ha in definitiva una propria personalità.

Track by Track
  1. Soulstice S.V.
  2. Dimensions Onward 80
  3. Gravestone Reveries 80
  4. Brainlost 75
  5. In These Eyes 75
  6. Funeral Mamtra 80
  7. Parsec 80
  8. Counterfeit Soul 75
  9. Drifting 75
  10. Afterglow 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 14.02.2016. Articolo letto 2226 volte.

 

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